Is Afropolitanism Africa’s New Single Story? Reading Helon Habila’s Review of We Need New Names (22 November) (consulted on ).īosh Santana, Stephanie. Cross-Cultural Studies in Health and Illness, 34, 6: 551-571.īeneduce, Roberto, 2008. The Moral Economy of Lying: Subjectcraft, Narrative Capital, and Uncertainty in the Politics of Asylum. Transcultural Psychiatry, 53, 3: 261-285.īeneduce, Roberto. Traumatic past and the historical imagination: symptoms of loss, postcolonial suffering, and counter-memories among African migrants. Amsterdam: NAi Publishers, 79-83.īeneduce, Roberto. Multiculturalism and the Promise of Happiness, New Formations, (Winter) 63: 121-137, (consulted on ).īecker, Rayda. La prima esperienza americana è la neve che cade, in seguito sarà l’inciampare nella lingua inglese a essere paragonato ad una caduta infine, la caduta fisica e psichica dei migranti illegali nell’invisibilità di lavori indesiderabili e nella ‘bugia’ (Mehta 2016) lascia il posto alla caduta nella psicosi e nel disordine mentale, visto attraverso gli studi di etnopsichiatria di Roberto Beneduce (2015-2016) e un recentissimo racconto sulla migrazione, di Maaza Mengiste, “This is What the Journey Does” (2018).Īhmed, Sara.

Per contrappunto, al volo si alterna il paradigma della caduta. La migrazione verso gli Stati Uniti, vista dagli occhi di una ragazzina, assume il valore di un volo emancipatorio, soprattutto visti i fallimenti di altri flussi migratori interni (forzati), oltreconfine (Sudafrica), o persino verso l’Inghilterra. 2014), un esempio della nuova letteratura africana, (o ‘afropolitan’?). 1981, Zimbabwe), Abbiamo bisogno di nomi nuovi (trad. Il saggio analizza i paradigmi che definiscono l’esperienza della migrazione nel romanzo di NoViolet Bulawayo (n.

Bulawayo noviolet